DOMENICA PIAZZA ZAGATA ORE 10.30
Mercato del baratto e dell’usato (porta e scambia ciò che non usi, ma non vuoi buttare…)
Ciclofficina (porta la tua bici malconcia che assieme la si tira a nuovo)
proposte di consumo critico in attesa della presentazione di un
gruppo popolare d’acquisto
degustazione di prodotti del territorio
aperitivo & pranzetto popolare piasarotto
musica e filmati per una sana digestione….
foto:
http://www.flickr.com/photos/skizzonauta/sets/72157608386785152/
QUELLO CHE CI SIAMO PRESI…
alcuni anni fa era un luogo “di vita” che arricchiva il nostro essere cittadinanza, parte attiva e consapevole, di questo quartiere, che arricchiva il quartiere stesso, che costruiva momenti di aggregazione e socializzazione non commerciale, che moltiplicava la riflessione e la partecipazione sulle problematiche del territorio.
…E’ QUELLO CHE CI SPETTA….
per noi ma non solo…da fruitori del territorio a parte attiva che riflette sulla qualità della vita dell’ambiente delle relazioni…come le speculazioni edilizie, il probabile scempio irreversibile del traforo, i danni “minori”, in quantità non certo in qualità, dell’allungamento della SP6, sulla totale assenza di spazi di aggregazione per i giovani e non solo…
UN ESEMPIO?
Il mercato terra e libertà era uno spazio aperto, che apparteneva a chi lo frequentava, che offriva non solo pensiero critico ma anche piccole e piacevole pratiche concrete di alternativa al carovita e all’industrializzazione selvaggia di ciò che beviamo mangiamo consumiamo…
ED E’ SOLO UNA PICCOLA PARTE DI QUELLO DI CUI ABBIAMO BISOGNO…
aveva detto il padrone della città che ci cacciava perché ostacolavamo i suoi progetti per il quartiere…diceva il vero: addormentare il territorio, far morire le piazze, lasciare che si riempiano fantasmi utili alla sua “fabbrichetta” della paura… e magari poi fare una piccola “cattedrale nel deserto” da un milione di euro (centro giovani? Centro anziani? uffici?), i cui lavori sono annunciati da più di un anno, da regalare ai suoi vassalli (se ai Corsi e ri-Corsi non bastasse il Castello di Montorio, il Circolo leghista “Primo Maggio…ecc…), da riempire di proposte “danarose” calate dall’alto, indifferenti all’ascolto e alla partecipazione dei bisogni reali di chi vive il territorio… Noi fantasmi non siamo e le piazze le riempiamo….di minestrone e non solo
È solo l’inizio… perché la felicità non si paga, si strappa… …come una foglia d’insalata