Hardecoro: Le migliori ordinanze del comune di Verona

Presentiamo in versione scaricabile una piccola guida illustrata per avventurarsi nei meandri della città di Verona. E’ un simpatico omaggio della quinta edizione di Brutti Caratteri rassegna di editoria e culture indipendenti.

Se, per puro caso, vi venisse in mente di fare cose contro natura, come mangiare un kebab vicino ad un monumento o suonare un qualsiasi strumento musicale in centro dopo le dieci di sera, questa piccola guida potrà tornarvi utile per evitare di fare una figuraccia con la municipale o con gli assistenti civici meglio definiti come ronde.

Quindi, scaricatela, tenetela sempre con voi e leggetela distesi su una panchina.

 

hardecoro. piccola guida all’osceno locale.

le migliori ordinanze del comune di Verona

clicca sull’immagine o sul link a fine pagina per scaricare hardecoro.

 

Leggere una dopo l’altra le ordinanze e i divieti dell’amministrazione Tosi fa paura. Le parole hanno il ritmo incalzante di un’ossessione.
L’ossessione del decoro, del fare pulizia che ha una lunga tradizione a Verona. È la pulizia di Abel e Furlan o di chi ammazzò a bastonate il Crea che dormiva nel cortile del Tribunale, fino ad arrivare alle squadracce di ragazzi annoiati del sabato sera e all’omicidio di Nicola Tommasoli. Le ordinanze perseguono quello stesso obiettivo su un piano più rassicurante e quotidiano: non ammazzano ma rendono la vita impossibile. Molte sono talmente assurde da essere inapplicabili, ma non importa. L’importante è che veicolino un messaggio, che agiscano nella testa delle persone indicando i “nemici”, sostanziando nei piccoli divieti quotidiani quella percezione allucinatoria del pericolo che va continuamente alimentata. Abituandoci a considerare come disprezzabili e condannabili comportamenti del tutto normali.
Non a caso in questi ultimi anni le politiche di repressione e discriminazione si sono servite sempre più spesso dei regolamenti e delle ordinanze che – affermando di rispondere solo a esigenze pratiche, a piccoli problemi di convivenza – si sottraggono al rispetto dei diritti delle persone. Sono lo strumento ideale per mettere in atto quel capillare e pervasivo sistema di controllo della nuda vita che ha sostituito le tradizionali pratiche repressive.
E le vite più esposte al controllo sono quelle dei migranti o dei poveri o dei meno disponibili a farsi assorbire dalla logica totalizzante del consumo e dal prosciugamento della dimensione sociale dell’esistenza; sono le vite di tutti quelli che, per necessità o per scelta, ancora abitano gli spazi delle città, le strade e i parchi, si siedono su una panchina, girano a piedi, mangiano un panino.
Si vive meglio nelle città strette dai lacci dei divieti? No, perché sono altre le cose che fanno la differenza: il verde, l’aria pulita, le case per chi ne ha bisogno, i servizi, gli spazi sociali. A queste esigenze non si dà risposta. Ma le ordinanze ricoprono il ruolo proprio di un grande illusionista: ti fanno vedere quello che non c’è e nascondono la realtà, con tutti i suoi problemi.
Chiusi in un recinto sempre più piccolo, impauriti e tristi, siamo pronti a sparare oggi ai piccioni, domani, chissà, a chiunque ci terrorizzi, cioè l’altro differente da noi.
 

 

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5 Responses to Hardecoro: Le migliori ordinanze del comune di Verona

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  3. jstrang says:

    grazie ๐Ÿ™‚
    questo e’ il link al post
    http://protesta-univr.blogspot.com/…spirare.html

  4. informe says:

    grazie e vai tranquillo con la pubblicazione.

  5. jstrang says:

    bello HARDECORO, lo posso ripubblicare sul blog http://protesta-univr.blogspot.com/

    (ovviamente con link al post e al sito originale)

    รจ veramente bello ๐Ÿ˜€

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