Aiuti per l’Abruzzo-Verona

INIZIATIVA A FAVORE DELLE POPOLAZIONI
ABRUZZESI COLPITE DAL TERREMOTO

SOLIDARIETA’ ATTIVA DAL BASSO
Raccogliamo fondi (soldi e non merci)
da destinare alla genti abruzzesi colpite dal terremoto.

Da mercoledi 15 aprile a sabato 18 aprile

dalle ore 19.00 alle 21.00

la racconta viene effettuata presso il circolo pink di Verona in Via Scrimiari 7.

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I fondi andranno in sostegno del coordinamento Epicentro Solidale, una rete solidale di attiviste e
attivisti che si è messa in movimento in questi giorni per raccogliere
aiuti per la popolazione abruzzese colpita dal terremoto. Con dignità e
senza bandiere, per rispettare inanzitutto chi è stato colpito.

Il coordinamento “Epicentro Solidale” che ha come luogo di riferimento per le informazioni il campo di Fossa (AQ), fornirà le informazioni dettagliate sulla necessità del materiale e sulle modalità per consegnarlo.

Sono attive due info-line per mettersi in contatto con Epicentro Solidale e richiedere le informazioni necessarie:

Infoline Roma: 3473237703 // Infoline Fossa: 3664137433

E’ anche stato attivato un Conto Corrente Postale dove è possibile inviare denaro destinato al sostegno della popolazione abruzzese:

Conto Corrente Postale n° 80653173

intestato a: Idealab06 via Vasca Navale, 6 – 00146 Roma

causale: Terremoto

www.epicentrosolidale.org

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chimica – pink – sinistra critica

sul sito del pink e della Chimica verrà pubblicata la cifra raccolta e come sarà spesa
www.circolopink.ithttp://veronainforme.noblogs.org/

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Verso la pulizia etnica a Forte Azzano?

operazione all’alba della Polizia.

Su presunta disposizione  del Ministero Interni (non mostrata) tutti gli
abitanti di strada la rizza 65, forte Azzano sono svegliati da un numero
consistenti di agenti e sono  stati fotosegnalati direttamente davanti
alle loro abitazioni.

Chi si è opposto è stato accompagnato in Questura e fotosegnalato li.

Si è trattata di una vera e propria schedatura etnica. Gli abitanti
tutti cittadini italiani e regolarmente residenti a Verona in strada la
rizza sono stati "identificati come rom" e il loro posto come campo nomadi.

Tanto è bastato per non escludere nemmeno i minori da tale operazione di
fotosegnalamento.

Anche don Francesco Cipriani e Elisabetta Adami che da sempre abitano lì
sono stati accompagnati in Questura e fotosegnalati.

Evidentemente è reato perfino abitare in quel posto.

Siamo indignati per queste fotosegnalazioni su base etnica.

Si chiede una immediata reazione e un moto di indignazione.

ore 19 alla spicciolata sotto la prefettura

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Manifestazione Nazionale a Milano 28 Febbraio 2009

CONTRO LE LOGICHE SECURITARIE
PER L’AUTOGESTIONE E GLI SPAZI SOCIALI 

—>28 FEBBRAIO 2009
Le mani moleste della Proprietà e del Controllo sono in grande attività

Trasformano la salute in un affare per imprenditori
Ci raccontano che la migliore cura è l’espulsione
Cancellano l’edilizia popolare e trasformano in merce i bisogni
Negano i diritti, la solidarietà

Per salvaguardare i loro loschi affari ingabbiano la cultura, cacciano le persone, cancellano la storia
In città ridotte a macchine per fare soldi, vogliamo liberare spazi, luoghi in cui stare e tempi da attraversare
Con la forza dei nostri desideri e con le armi della solidarietà vogliamo sconfiggere l’ossessione di controllo di chi nega il diritto all’esistenza e l’avidità di chi trasforma la conoscenza in un lusso

Per la salvaguardia e l’ampliamento dei diritti, contro la meschinità del razzismo di governo e contro la cementificazione delle città e delle menti

28 febbraio manifestazione nazionale contro le logiche securitarie, per l’autogestione e gli spazi sociali! 
concentramento Milano ore 15 piazza XXIV maggio || le compagne e i compagni di Milano

per info: lachimica@autistici.org || http://cox18.noblogs.org

 

manifesto manifestazione: 

 

 

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Casi isolati. Prima li addestrano, poi li scaricano.

Adesso frequentano innocue birrerie come il Cutty Sark (Casapound, Blocco Studentesco), sono votati al volontariato identitario con l’associazione Popoli e gestiscono negozi streetwear come il fascinoso ilmovimento (marchio registrato) di via Macello (Forza Nuova).
Il tentativo di rifarsi una verginità da parte dei movimenti dell’estrema destra veronese è così evidentemente patetico che farebbe quasi sorridere, se non fosse per la scia di sangue che i “brai butei” si sono lasciati alle spalle.
Scia di sangue da cui sia i picchiatori sgrammaticati ma tutti d’un pezzo di Forza Nuova sia i sedicenti “non violenti” fascisti del nuovo millennio di Casapound-Blocco Studentesco prendono le distanze. Noi non c’entriamo niente – dicono. È una congiura della questura stalinista che usa metodi da KGB. Leggere i comunicati per credere.

E così i 17 indagati del 2007 vengono scaricati da Blocco Studentesco e Veneto Fronte Skinheads (“associazione culturale” che esprime il meglio della propria caratura intellettuale quando parla di nostalgia per il nazionalsocialismo. Il resto della loro cultura è fatto di birre e gadget nazi).

Lo stesso succede per gli assassini di Nicola Tommasoli.

Dalle Donne,attivista di Blocco studentesco al liceo Maffei, viene scaricato subito dopo l’arresto. Aveva rotto con loro da qualche giorno e si era rimesso a studiare.
Perini e Veneri, candidati con Forza Nuova alle amministrative e scaricati dal segretario Yari Chiavenato con un “Chiedete a Bussinello: era lui il candidato sindaco” che, oramai passato con Storace, risponde “eran solo dei riempi lista”.

E lo stesso succede per gli arrestati di ieri, tra cui di nuovo dei candidati di Forza Nuova.
Stesse frasi, stesso minimizzare, “eran solo dei riempi lista”, stesso scaricabarile.
La tragedia sembra trasformarsi in farsa con le dichiarazioni di chi come Flavio Tosi, tradizionalmente vicino agli ambienti dell’estrema destra cittadina, a braccetto con loro a presidi e cortei da tempo immemore, li scarica chiedendo pene esemplari.

Ma forse sono solo casi isolati.

Che non c’entrano niente con le magliette “Nel dubbio mena!” vendute dall’innocua birreria Cutty Sark o con le mazze tricolori che i loro epigoni romani hanno utilizzato a piazza Navona contro gli studenti dell’Onda.
Che non c’entrano niente con Forza Nuova e le sue candidature.

Ed è strano, perché dove son presenti loro le aggressioni e i fatti di sangue si moltiplicano.

Forse questa città starebbe molto più tranquilla se i loro “innocui” covi venissero chiusi.
Se la giunta comunale non andasse a braccetto con loro alle manifestazioni.
Se il presidente Venturi della V° circoscrizione non organizzasse belle festine di fine estate per loro

 
E se il camerata consigliere Miglioranzi della FiammaTricoloreCasapoundBlocco-StudentescoVenetoFronteSkinheadsListaTosi evitasse di presentarsi in pubblico con fiori bianchi al bavero della giacca per ricordare una persona morta per mano fascista.
La stessa mano di cui ha sempre orgogliosamente “cantato” le lodi in tante belle canzoni.
 
lachimica – circolo pink
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LA MEMORIA CORTA DEL PRIMO CITTADINO

Le dichiarazioni di don Floriano Abrahamowicz sono effettivamente aberranti. Ma rientrerebbero soltanto in una lunga lista di orride dichiarazioni a firma dei vari gruppi di integralisti cattolici – a cui ormai qui a Verona abbiamo fatto il callo – se non fosse che chi le ha rilasciate è, a suo modo, un personaggio famoso in città.
O almeno ben inserito a palazzo Barbieri.
Altrimenti come si spiegherebbero tutti gli incontri pubblici a cui Abrahamowicz ha partecipato a Verona, patrocinati dal comune di Verona assieme ai più beceri negazionisti, come ad esempio Manuel Negri?
È così ben inserito a palazzo da frequentarne i piani alti, gli stessi dove risiede il primo cittadino Flavio Tosi, sua spalla in diverse occasioni: conferenze, dibattiti, compresa la messa riparatrice e omofoba del 26 febbraio 2005, in occasione di una manifestazione gay-lesbica-trans “Ogni cittadinanza è possibile”, dove don Floriano Abrahamowicz era l’officiante (e di cui alleghiamo foto. Altri scatti su http://www.circolopink.it/orrori.htm e nell’album dedicato di questo blog )
Adesso il consigliere Tosi è il primo cittadino e crediamo che prima o poi dovrebbe dar conto alla città delle sue imbarazzanti frequentazioni politiche. E farci capire se si è sentito almeno un po’ in imbarazzo durante le celebrazioni della giornata della memoria.
Oppure anche lui, come altri in questa città, è affetto da una profonda scissione della personalità?
Con una mano ricordo l’olocausto e con l’altra stringo la mano al prete negazionista.
Con una mano ricordo le vittime della Shoah, con l’altra nego l’ingresso alla Gran Guardia agli attivisti del circolo pink che vogliono ricordare lo sterminio degli omosessuali durante il nazismo.
Forse sotto la giacca il sindaco indossa ancora la maglietta “Noi Romeo e Giulietta, Voi Sodoma e Gomorra”, la stessa che ostentava in mezzo ai tradizionalisti che blaterano di camere a gas come fossero state beauty-farm?
Se fosse coerente con la sua storia, domani Tosi dovrebbe andare a portare un saluto al convegno cittadino della Fiamma Tricolore dove parlerà il fiero fascista Miglioranzi, capogruppo della lista che porta il suo nome, e in cui verranno esposti i libri delle edizioni di AR, testi negazionisti pubblicati dal neonazista Franco Freda.
Magari potrebbero leggere assieme qualche pagina di “Auschwitz: fine di una leggenda” oppure  di “Aspetti della questione giudaica”: una eccellente ricognizione storico-filosofica sull’imperialismo culturale del popolo giudaico, su quel suo ostinato esclusivismo razzistico che, dal volontario radicamento e dall’ossessiva autoreclusione nei ghetti europei, ha condotto una minuscola stirpe medio-orientale al potere mondiale.

E invitare l’onorevole Federico Bricolo, il consigliere Elena Ballini e l’opinion maker preferito della giunta: Maurizio Ruggiero.

Tutti assidui frequentatori delle omelie intrise d’odio del prete negazionista Floriano Abrahamowicz.

lachimica – circolo pink

scarica il pdf con le fonti di questo articolo

 

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Anche a Verona telefascisti all’arrembaggio

alcune considerazione e libere citazioni riguardo la presentazione a Verona del “dossier” di casapound sui fatti di Piazza Navona.

Sta arrivando anche a Verona il gran carrozzone dei "fascisti del terzo millennio", corredato dal solito mix di propaganda, retorica e cooptazione di giornalisti più o meno consapevoli. Questa volta l’arduo tentativo sarà quello di smontare la verità e ricostruirne una parziale e conforme alle proprie tesi (lezione imparata sui banchi di scuola del neo-revisionismo), e cioè che i fascisti di CasaPound (CPI) e Blocco Studentesco non sono dei carnefici, mazzieri  e picchiatori, bensì delle vittime del sistema (vecchio adagio della destra radicale italiana).
Eccoli quindi a spiegarci sabato 17 gennaio alla Casapound locale cos’è secondo loro successo a piazza Navona il 17 ottobre 2008.
Con l’occasione ci sarà la presentazione di un video e il dibattito tra l’immancabile Andrea Miglioranzi e la giornalista “mainstream” del Corriere di Verona Angiola Petronio. La presenza di una  giornalista super partes altro scopo non ha se non quello di legittimare e avvalorare con un tocco di professionalità un evento che altrimenti parrebbe a tutti quello che è: un video di parte, ricco di tagli, montaggi e personalissime considerazioni passate per elementi oggettivi.

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BESTIE SENZA TESTA: più di un centinaio di persone al presidio degli antifascisti veronesi

Più di un centinaio di persone si sono recate al presidio autoconvocato
oggi pomeriggio dagli antifascist*  e antirazzist* veronesi in piazza
delle poste, luogo dell’ennesima agressione nazista nel centro storico
di Verona. Dopo interventi alternati a music, il presidio si è mosso in
corteo fino a Corticella Leoni luogo dell’assassinio di Nicola, per
sottolineare, purtroppo ancora una volta, il lungo filo nero che lega
le ripetute aggressioni e pestaggi portate avanti in centro storico dai
fascisti veronesi.

 

Alleghiamo in seguito il testo del volantino distribuito oggi pomeriggio:

 
BESTIE SENZA TESTA 

 

Ancora
una volta.

Con
Nicola abbiamo toccato il fondo. Ora si scava.

A
chi, come noi, denuncia da anni la tragica attualità della
Verona “laboratorio di estrema destra”, produce
controinformazione sulle dinamiche sociali storiche culturali di
questa deriva, sull’infinito stillicidio di piccole e grandi
violenze che compongono il quadro degli ultimi due decenni, a chi
soprattutto ha cercato di costruire in questa città forme di
reazione e vigilanza, oggi le parole mancano.
Ogni presa di
posizione suona come ripetitiva retorica ridondante inutile.

Ci
invade nausea, disgusto, rabbia.
Ma zitti non si può e non
si vuole stare.


A
giugno, il primo anniversario, ammonimmo che la morte di Nicola
avrebbe legato le mani alle bestie senza testa solo
temporaneamente.
Non ci piace ma avevamo ragione. Oggi tornano
esaltate indifferenti al recente passato, quindi impunite. Perché
godono ancora ampiamente di cittadinanza.
Responsabile, vi
e ci ripetiamo, la politica di questa becera amministrazione e
non solo, la politica della guerra santa in nome dell’emergenza
sicurezza, della tolleranza zero, della giustizia fai da
te.
Furbesche obbligate grottesche le parole indignate di condanna
del sindaco: lo sceriffo della campagna elettorale in curva accanto
agli stessi butei che oggi condanna, l’uomo del “accade una volta
su un milione”.

Responsabili
oggi i tanti i troppi Ivo Spada
. Non ci interessa nulla del
personale dell’individuo in questione.
Incarna però
l’archetipo perfetto di quel folklore tradizionale, popolare,
reazionario, identitario, ignorante della destra scaligera che magari
non aizza, non partecipa ,non condivide le modalità (i ha
pestà nà figa) delle bestie senza testa, ma (e questo
“ma” è enorme) conosce capisce giustifica. E talvolta
copre. “non ho sentito cori politici” “li ho buttati fuori”
“non li conosco”.

Quante
balle, le bestie,quella sera, erano venute a trovarti…
E
quell’affermazione l’indomani: “la colpa è dei
parcheggi, altrimenti venderemmo di più durante il giorno e la
notte potremmo chiudere prima” !?! Agghiacciante.

Il
problema, dicevamo, è sempre all’esterno, è
immigrante, viene da fuori.
E intanto le bestie ciucciano i
capezzoli alla pancia …o alla spina…
Un’unica proposta oggi.
Non cortei presidi iniziative o assalti a palazzo Barbieri.

Solo
un consiglio e una raccomandazione alle ragazze e ai ragazzi che
conoscono e non si riconoscono nel volto bestie senza testa. Quando
la notte girate in città, dotatevi di mezzi intelligenti,
materiali e mentali, di autodifesa.

Perché
purtroppo siamo veramente in guerra.

Perché
purtroppo la storia non finisce qui.

Con amore e rispetto
per le bestie a quattro zampe, né rassegnati né
speranzosi.

antifascist* & antirazzist* veronesi

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BESTIE SENZA TESTA: ennesima grave aggressione nazista in centro a Verona

 LA VITTIMA. Francesca Ambrosi, 30 anni, racconta quanto accaduto in via Alighieri sabato notte mentre festeggiava il compleanno di un amico

«Ho temuto di far la fine di Nicola»
La ragazza colpita con un posacenere: «Prima i cori nazisti, poi il pestaggio. Sembravano impazziti»

L’ARENA Venerdì 09 Gennaio 2009 Giampaolo Chavan
«Continuo a pensare che mi è andata bene perchè i miei aggressori hanno usato le stesse dinamiche già utilizzate per l’omicidio di Nicola Tommasoli».
La veronese Francesca Ambrosi, 30 anni, a cinque giorni dall’aggressione non si è fatta certo prendere dalla disperazione o, peggio ancora, dal panico. Quel colpo in faccia ricevuto da uno degli aggressori sabato notte con tanto di posacenere non ha spento la sua voglia di capire cosa le è successo. Continua a riflettere su quella violenza subita, lei insieme agli amici presenti sabato sera e forte della sua laurea in filosofia e di tanti impegni e lavori nel sociale, sempre precari, cerca una via d’uscita a quel dolore a quella paura capitatele la notte di domenica in via Alighieri a due passi da piazza Viviani, vicino al Caffè Posta. Non si arrende a quel colpo, non vuole soggiacere a quelle logiche di violenza con una semplice alzata di spalle. Ne parla, rivela la sua ansia, spiega le sue sensazioni e non offende mai i suoi aggressori. Chiede solo giustizia. La più rapida possibile. E ripercorre le tappe del suo calvario senza tentennamenti. Lo vuole fare perchè non vuole che succeda mai più un fatto del genere a Verona, la sua città.
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Tellurica Programma

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Tellurica

i movimenti nei territori appaiono molte volte nascosti, quasi sotterranei per chi li guarda da lontano,
ma se li si avvicina, si percepiscono le leggere scosse che provocano mentre accumulano energia.
Quando quest’energia viene sprigionata, all’improvviso come un’ onda sismica, i più se ne stupiscono;
ma ci sono sempre macchine da presa indocili che raccolgono le prime leggere scosse *
e con movimenti obliqui zoommano per raccontare

TELLURICA

Da giovedì 15 Gennaio 009 al circolo Pink. h 21.30

leggi il programma

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