Il ChINEMA che fa paura. Da domenica 22 Novembre al circolo pink

la chimica -macchina immaginativa nonomologata-

propone/dispone/impone 4 domeniche di filmterrorifici/inquietanti/visionari…
che, per rendere piacevole lo quello che ci viene imposto, saranno accompagnati da thè, torte, degustazioni di vini eprelibatezze varie.

buon … divertimento!

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IL ChINEMA CHE FA PAURA

Immersi ogni giorno negli ordinari orrori padani, non facciamociprendere dalle depressioni domenicali, non terrorizziamoci insolitudine… film, radio documentari, thè, torte, degustazioni di vini eprelibatezze varie preparate dal celeberrimo staff dei Fornelli Ribelli…

dalle ore 17 presso il circolo Pink, via scrimiari 7, Veronetta,Verona.

Domenica 22 novembre

Ore 17,30 – LA GIUSTA DISTANZA di Carlo Mazzacurati.

con Giovanni Capovilla, Ahmed Hafiene, Valentina Lodovini, GiuseppeBattiston, Roberto Abbiati, Natalino Balasso.
durata 106 min. – Italia 2007.

Ore 21,00 – BE KIND REWIND di Michel Gondry

con Jack Black, Mos Def, Danny Glover, Mia Farrow, Melonie Diaz, IrvGooch, Chandler Parker, Arjay Smith, Gio Perez, Basia Rosas, Amir AliSaid, Sigourney Weaver
durata 98 min. – USA 2007.

volantino

volantino 

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foto mercato Bo.Ve.

 foto mercato 

foto:A.Signori

 

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voglia di MERCATO autogestito – Il Bo.Ve. torna a scalciare

E’ tornato ! E’ tornato !
Il celeberrimo comitato *Bo.Ve.*, il più amato dai veronesi di borgo
ciodo, è tornato!!!
Il Bo.Ve. torna a scalciare facciamogli festa


*DOMENICA 1 NOVEMBRE 2009*

dalle ore 10.00 alle ore 14.00

Giardini di p.zza Zagata – b.go S. Croce – Verona


*VOGLIA di mercato autogestito*

mercato bove 1 nov 2009


Sono invitat* tutt* per degustare prodotti della t/Terra,
pane/vini/verdure/conserve tutto autoprodotto e autocertificato,
ascoltare
musica, barattare i propri pr/o(g)getti, informare e resistere contro
la crisi che vogliono farci pagare!!

Esposizione di idee
– per difenderci dall’aumento dei prezzi,
– per svincolarsi dalle grandi catene di distribuzione;
– per incontrare e conoscere
piccoli produttori
– perche’ la spesa sia un momento di incontro e socialità
– per tutto questo affidiamoci alla follia dei folli!!

baratto a-critico
aperitivo & pranzetto popolare piasarotto

Si svolge anche in caso di pioggia – Bus festivo 92 e 98

per info: spazientiti@autistici.org

Bo.Ve. Comitato di quartiere Borgo Venezia

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!FESTA STIMOLA-TESTA!

UN PACCO DI SICUREZZA!

Mentre
imperversa la deriva securitaria dello stato, con la sua dose massiccia
di paura del diverso, sottomissione di ogni dissenso e limitazione
delle libertà individuali e collettive…

In questo “lascia o raddoppia” in cui è in gioco la nostra stessa esistenza..

Le realtà veronesi rilanciano alla grande con la più grossa, grassa, delirante ed eterogenea


!FESTA STMOLA-TESTA!

Sabato 17 e domenica 18 ottobre, località Spigolo, ad Avesa, 6° tornante

2 giorni di concerti, libagioni, approfondimenti e socialità libera con:

sabato 17

dalle 18 aperitivo DUB con dj set, cena e bar popolari, a seguire concerti di
MAVEL (indie-punk)
HELLINGEN (only death)
ANDY DANDY (italo disco)
e per concludere.. Combattimento selvaggio tra dj a colpi di musica trash degli ultimi 30 anni

domenica
18

dalle 13 cibo di alta qualità con “fornelli ribelli

gruppi di
scambi culturali con musica, canto, teatro; mercato del baratto,
proiezioni, dj set fino a conclusione.

Tutti i gruppi saranno presenti con banchetti, autoproduzioni, libri, materiale informativo, voglia di discutere e confrontarsi.


C’è la possibilità di fare campeggio e l’ingresso sarà libero.

Tutto
il ricavato della festa verrà utilizzato per finanziare il circolo
pink, spazio di confronto e controcultura cittadina e globale.

PARTECIPARSI BUONTEMPONI!!!

Circolo
pink (www. Circolo pink.it), Libera cafe (liberacafe.noblogs.org),
Collettivo studenti facoltà umanistiche
studiareconlentezza.noblogs.org ), collettivo La Chimica, biblioteca G. Domaschi centro culturale anarchico, Butei di piazza Dante
(vietatalavita.noblogs.org), Sinistra
critica.(veronacritica.blogspot.com)

Festa realtà veronesi avesa ottobre 2009

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Solo ipocrisia. Non provateci nemmeno

Prendete un centro sociale autogestito. Prendete un’amministrazione comunale retta da un condannato per razzismo. Il comune sgombera il centro sociale, lo abbatte, e sulle sue macerie costruisce un centro "di aggregazione giovanile" come piace a lui, magari senza zingari che cuociono il pane o giovani di colore che giocano a calcio nelle vicinanze, non si sa mai. Prendete Nicola Tommasoli, un ragazzo come tanti di noi, capelli un po’ lunghi, ucciso una sera di un primo maggio da un gruppo di neofascisti. Prendete Igor, un altro ragazzo come noi: frequentava il centro sociale La Chimica, anche lui morto ammazzato, in altre circostanze. Niente paura, siamo a Verona, la città di Giulietta. E di Ludwig. Ma ora prendete l’amministrazione che sgombera e demolisce, prendete un consigliere di circoscrizione, Davide Danzi, già AN, ora PDL, promotore della proposta di intitolazione dei giardini Santa Croce a Giorgio Almirante, già redattore della "Difesa della razza", e organizzatore di un torneo di football americano al centro sportivo Gavagnin intitolato a Nanni De Angelis, terrorista nero dei Nuclei armati rivoluzionari. Li avete presi? Bene, ora pare che il Comune abbia intenzione di intitolare a Nicola Tommasoli il   centro "giovanile". Ce ne sarebbe abbastanza. Ma non basta: ora il Davide Danzi vuole abbinare a Nicola Tommasoli anche il nome di Igor, perché “i giovani morti in modo violento non hanno colore politico sono tutti vittime”. Il cortocircuito è completo. Annacquare le responsabilità, rimuovere i fatti, assolvere e autoassolversi. La pietra tombale di un ragazzo ucciso da neofascisti trasformata in prima pietra dell’edificio costruito dal Comune che strizza l’occhio ai neofascisti sulle macerie del Centro sociale laboratorio di autogestione, relazioni orizzontali, antifascismo.
Ma è il caso di puntualizzare ancora: Nicola non è un martire o un eroe, ma soltanto una persona come "ognuno di noi", e ognuno di noi poteva essere al suo posto, quella sera: è proprio per ribadire questa semplice verità che diecimila persone sono sfilate in corteo a Verona il 17 maggio 2008, in una manifestazione che oggi sembra interessare solo per una vetrina incrinata. Ma se i giovani morti in modo violento non hanno colore politico, gli assassini a volte lo hanno, e questo colore è nero. Quindi chi strizza l’occhio con simpatia ai "fascisti del terzo millennio" e alle loro t-shirt "nel dubbio mena", si risparmi quest’ennesima vergogna.
Lasciate dormire i morti, che non possono più dire quello che pensano. Lasciate stare Nicola e anche Igor: chi come noi lo ha conosciuto sa che sicuramente questo ignobile uso strumentale del suo cadavere gli avrebbe fatto ribrezzo. Per usare un eufemismo.

lachimica
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Hardecoro: Le migliori ordinanze del comune di Verona

Presentiamo in versione scaricabile una piccola guida illustrata per avventurarsi nei meandri della città di Verona. E’ un simpatico omaggio della quinta edizione di Brutti Caratteri rassegna di editoria e culture indipendenti.

Se, per puro caso, vi venisse in mente di fare cose contro natura, come mangiare un kebab vicino ad un monumento o suonare un qualsiasi strumento musicale in centro dopo le dieci di sera, questa piccola guida potrà tornarvi utile per evitare di fare una figuraccia con la municipale o con gli assistenti civici meglio definiti come ronde.

Quindi, scaricatela, tenetela sempre con voi e leggetela distesi su una panchina.

 

hardecoro. piccola guida all’osceno locale.

le migliori ordinanze del comune di Verona

clicca sull’immagine o sul link a fine pagina per scaricare hardecoro.

 

Leggere una dopo l’altra le ordinanze e i divieti dell’amministrazione Tosi fa paura. Le parole hanno il ritmo incalzante di un’ossessione.
L’ossessione del decoro, del fare pulizia che ha una lunga tradizione a Verona. È la pulizia di Abel e Furlan o di chi ammazzò a bastonate il Crea che dormiva nel cortile del Tribunale, fino ad arrivare alle squadracce di ragazzi annoiati del sabato sera e all’omicidio di Nicola Tommasoli. Le ordinanze perseguono quello stesso obiettivo su un piano più rassicurante e quotidiano: non ammazzano ma rendono la vita impossibile. Molte sono talmente assurde da essere inapplicabili, ma non importa. L’importante è che veicolino un messaggio, che agiscano nella testa delle persone indicando i “nemici”, sostanziando nei piccoli divieti quotidiani quella percezione allucinatoria del pericolo che va continuamente alimentata. Abituandoci a considerare come disprezzabili e condannabili comportamenti del tutto normali.
Non a caso in questi ultimi anni le politiche di repressione e discriminazione si sono servite sempre più spesso dei regolamenti e delle ordinanze che – affermando di rispondere solo a esigenze pratiche, a piccoli problemi di convivenza – si sottraggono al rispetto dei diritti delle persone. Sono lo strumento ideale per mettere in atto quel capillare e pervasivo sistema di controllo della nuda vita che ha sostituito le tradizionali pratiche repressive.
E le vite più esposte al controllo sono quelle dei migranti o dei poveri o dei meno disponibili a farsi assorbire dalla logica totalizzante del consumo e dal prosciugamento della dimensione sociale dell’esistenza; sono le vite di tutti quelli che, per necessità o per scelta, ancora abitano gli spazi delle città, le strade e i parchi, si siedono su una panchina, girano a piedi, mangiano un panino.
Si vive meglio nelle città strette dai lacci dei divieti? No, perché sono altre le cose che fanno la differenza: il verde, l’aria pulita, le case per chi ne ha bisogno, i servizi, gli spazi sociali. A queste esigenze non si dà risposta. Ma le ordinanze ricoprono il ruolo proprio di un grande illusionista: ti fanno vedere quello che non c’è e nascondono la realtà, con tutti i suoi problemi.
Chiusi in un recinto sempre più piccolo, impauriti e tristi, siamo pronti a sparare oggi ai piccioni, domani, chissà, a chiunque ci terrorizzi, cioè l’altro differente da noi.
 

 

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Verona, p.zza dei Signori. La mezzanotte del 27/05/2009. Contro i giovani scatta la repressione di Tosi

Ecco la testimonianza/comunicato di uno dei presenti…

*A VERONA REPRESSIONE E’ CIVILTA’*

Stasera 27/05/2009 a Verona, piazza dei Signori, verso mezzanotte sono arrivate  diverse pattuglie della polizia locale. Comandati dal vice capo dei vigili Lorenzo Sgrella si sono imposti per fare rispettare l’ordinanza del  sindaco che vieta di suonare strumenti musicali dopo le ore 22. Come  ogni mercoledì, in piazza dei Signori, stasera c’erano moltissimi  giovani, che si ritrovano liberamente per parlare, suonare, vivere la  piazza cittadina fuori dal contesto commerciale, dei bar, dei locali.

I vigili hanno dapprima dato una multa (di 100 euro) ad un ragazzo che  suonava uno strumento a percussione. La protesta si è accesa subito, un cumulo di ragazzi circondava le pattuglie chiedendo spiegazioni, protestando, ironicamente facendo bolle di sapone vicino alle macchine  della polizia locale. Continue reading

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DOMENICA 24 MAGGIO Fattoria didattica Giarol Grande via belluno 26, porto san pancrazio

dalle ore 15.00 – apertura ed esposizione libri case editrici indipendenti

ore 15.00 – “VIETATO FUMETTARE” – Workshop di fumetti a cura di DOUble SHOt.
I partecipanti contribuiranno alla realizzazione di una tavola a fumetti insieme agli autori Riccardo Pagliarini, Giorgio Trinchero, Paolo Deplano, Francesco Rossi e Silvia Fabris.

DOUbLe SHOt nasce nel 2006 come etichetta editoriale della Bottero Edizioni, con l’intenzione di presentare al pubblico italiano graphic novel e serie a fumetti di notevole interesse artistico. Il primo volume pubblicato è DEMO, realizzato da Brian Wood, sceneggiatore astro nascente della DC Comics, e Becky Cloonan. Il volume ha un grande successo di critica e di pubblico, vincendo il CUS Prize (premio dato dai lettori del più noto portale italiano di fumetti, Comicus) e il Gran Guinigi (il principale premio italiano del settore) a Lucca Comics & Games 2007, dove lo stesso Brian Wood è ospite della DOUbLe SHOt.
Dopo la pubblicazione di MOM’S CANCER, di Brian Fies, POUNDED, ancora di Brian Wood, e di ROCK BOTTOM di Joe Casey e Charlie Adlard, i tre fondatori dell’etichetta editoriale decidono di proseguire la loro avventura come Associazione Culturale, così da poter allargare il campo d’azione a tutto quello che può sviluppare e diffondere il media fumetto. Non solo proposte editoriali, ma anche mostre, workshop, partecipazione e organizzazione di fiere ed eventi. L’Associazione inizia perciò a collaborare con la Biblioteca delle Oblate e con la Scuola Internazionale di Comics di Firenze e a proporsi anche come punto di approdo di progetti di autori esordienti e non.
Nel 2009 l’Associazione presenta i nuovi volumi di Koren Shadmi e Ausonia, la collezione delle strisce argentine MACANUDO e numerosi altri talenti italiani esordienti.

A cura dell’associazione culturale DOUble SHOt verranno allestite le mostre di fumetti “Cose che parlano” e “Vietato fumettare”.
http://doubleshotpress.blogspot.com/

ore 19.00 – Presentazione rivista Loop_Culture, linguaggi e conflitti dentro l’apocalisse
Loop è il segno dei tempi. È la moltitudine, mutevole e veloce. È le mille forme della autorappresentazione quotidiana, e, allo stesso tempo, la testimonianza più ruvida della nostra sconfitta. Loop si prende sul serio nel ridersi addosso. Loop è nei suoi molteplici, complessi e contraddittori significati.
www.looponline.info/index.php

Aprono i fornelli, cena con contadini&cucinieri.

ore 21.00 – concerto RONZON+FRIENDS


Il Linguaggio è un virus (W. Burroughs)

performance per loops, rumori, voci recitanti e chitarra elettrica
Conduce Francesco Ronzon, chitarra elettrica.

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SABATO 23 MAGGIO Fattoria didattica Giarol Grande via belluno 26, porto san pancrazio

dalle ore 15.00 – apertura ed esposizione libri case editrici indipendenti


ore 17.00 – Gli spazi, la cultura, la memoria. La vicenda di Cox 18 e dell’Archivio Primo Moroni a Milano.

con Marco Philopat (attivista, editore, autore di “Roma k.o. Romanzo d’amore droga e odio di classe”, Agenzia X, 2008)

La Libreria Calusca, fondata da Primo Moroni nel 1971, è stata sin dai suoi inizi un crocevia di innumerevoli percorsi di elaborazione teorica, controinformazione, controculture, pratiche sociali non omologate. Così anche quando, nel 1992, la libreria ha preso il nome di "Calusca City Lights": è allora che si è aperta alla convivenza con i giovani dello spazio occupato di Cox 18, che vi esprimevano nuove soggettività e forme di lotta, e con i ragazzi e le ragazze della Shake Edizioni Underground, che nel Centro portavano la propria esperienza punk, poi cyberpunk e cyberfemminista.
Lo sgombero all’inizio di quest’anno del centro sociale Cox 18 di Via Conchetta a Milano (poi prontamente rioccupato) ha minacciato anche l’esistenza della libreria Calusca e dello stesso "Archivio Primo Moroni", mettendo a rischio un vero e proprio patrimonio collettivo di materiali e di sapere intrecciato con la storia del conflitto sociale e dei movimenti. Una grande quantità di materiale documentario, una parte significativa delle culture espresse dai movimenti rivoluzionari e dalle esperienze corrosive dei sistemi di valori conservativi, monocentrici e patriarcali, negli anni Sessanta-Settanta, poi negli Ottanta e fino a oggi, in Italia e all’estero.
Sulla necessità di difendere la memoria collettiva di altrimondi dai solerti e oppressivi burocrati dell’oblio ne parliamo con Marco Philopat, scrittore ("Costretti a sanguinare", "La Banda Bellini", "I viaggi di Mel", "Lumi di punk"), militante e partecipe della storia dei movimenti.

ore 19.00 – Guida steampunk all’apocalisse – (Margaret Killjoy, Agenzia X, 2008)
"Stiamo ricostruendo il passato per assicurarci un futuro! Siamo una comunità di maghi meccanici incantati dal mondo reale e avvinti dal mistero della possibilità. I nostri corsetti sono chiusi con spille da balia e sotto i nostri cappelli a cilindro si celano feroci mohawk".
Alle soglie della catastrofe ecologica, la lotta per l’accaparramento delle risorse ha trasformato le periferie urbane in bassifondi simili a quelli londinesi di fine ottocento, dove i più elementari diritti dell’individuo sono negati. In questo scenario apocalittico, i ribelli a vapore del punk provano a intraprendere la strada della decrescita creativa, aggiungendo un tocco di estetica vittoriana al principio hacker del “metterci le mani dentro”. Dietro a spire di ferro battuto, ghette e crinoline si celano robot, ingranaggi e computer autoprodotti. Lo steampunk sogna un mondo nuovo, progetta macchinari per sostenerlo e armi per difenderlo.
Parente analogico del cyberpunk, lo steampunk è uno stile di vita e un movimento culturale che affonda le radici nella fantascienza di William Gibson, Bruce Sterling e Neal Stephenson, attingendo anche dai mondi di Verne e H.G. Wells.
Muri di copertoni, orticoltura creativa, ingegnose fonti di energia e funambolici metodi per la depurazione dell’acqua. Catapulte meccaniche, fionde di precisione e altre tattiche di difesa del territorio. La Guida steampunk all’Apocalisse è un manuale per sopravvivere al nostro disastroso contemporaneo e al cataclisma che verrà.
www.agenziax.it/?pid=25&sid=30

Ruggine n.0(+1) – (Autoproduzione collettivo Collane di Ruggine)
Il principio che sta alla base di tutto è quello dell’autoproduzione, del Do It Yourself. Troviamo delle cose che ci piacciono e ci mettiamo in moto per farle conoscere, semplicemente. Si tratta di sporcarsi le mani, di mettere in gioco cervello sangue e cuore senza rimanere lontani ad osservare futuri disegnati da altri.
http://collanediruggine.noblogs.org/

con Reginazabo (mediattivista, curatrice e traduttrice dell’edizione in lingua italiana della "Guida steampunk")
e Herzog (artista urbano, stencil attitude)
http://reginazabo.noblogs.org/
http://herzog.noblogs.org/

A seguire
“The Mysterious Geographic Explorations of Jasper Morello” (A. Lucas, 2005)
Pluripremiato cortometraggio australiano in stile steampunk ispirato dalle opere di E. A. Poe e di Giulio Verne. Ambientato in un mondo di astronavi a vapore, racconta la storia di Jasper Morello, un navigatore aereo che vola per riscattare se stesso dal suo passato. Una spedizione lo porterà su un’isola che custodisce la cura per il suo mondo afflitto da una malattia misteriosa quanto letale.

Aprono i fornelli, fornelli ribelli.

ore 22.00 – concerto – ZARDOZ
elettro-dub reciting avant-garde

A seguire
Cimice Violento -garage djset

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BRUTTI CARATTERI 5 – VENERDÌ 22 MAGGIO Inaugurazione spazio + concerto PELUQUERIA HERNANDEZ

Fattoria didattica Giarol Grande – via belluno 26, porto san pancrazio

dalle ore 19.30 – Inaugurazione spazio

Si potrà bere e mangiare da “El grigliadero”

dopo cena, ore 22.00 – concerto
PELUQUERIA HERNANDEZ
un po’ tex, un po’ mex from Las Veronas

Band veronese nata nel 2004 che amalgama le sonorità folk-melodiche tipiche della musica pop italiana con quelle infuocate delle sabbie dell’Arizona e delle "fieste" messicane. Una miscela trasognata di rock e mariachi, liscio e country, Spy-guitar e Space-age pop, improvvisazioni jazz e svisate lounge. Immaginatevi le composizioni di Marc Ribot nella rilettura di The Ventures con Fausto Papetti!
www.myspace.com/peluqueriahernandez

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