mostra Fotografica

–>SCIE CHIMICHE: il corpo vivo.

(mostra fotografica: — >Il GiUStO PosTo NOn sI MoLla MAI!!)

Il giorno 18 novembre il sindaco di Verona, Grugnolo Tosi, ha consumato la sua vendetta; ha posato la prima pietra per la costruzione del nuovo centro di aggregazione di Borgo Venezia (borgo santa croce).

Un centro di aggregazione calato dall’alto, uno spazio vuoto da dare in gestione a qualche associazione amica della giunta (chi si ricorda dell’associazione ASI-CIAO di Ciro Maschio, che gestiva la maggiorparte dei centri comunali durante le giunte Sironi??).

Il terreno dove verrà costruito il centro aggregativo non è un terreno qualunque: era un terreno che parlava di autogestione, comunanza, antirazzismo, autogestioni, r/Esistenze sociali e alchimie sperimentali…
un luogo libero, aperto e autogestito.

La Vendetta di Grugnolo ha creduto di cancellarlo, ma Grugnolo non tiene conto però che la chimica è un corpo vivo che fluttua nel quartiere e nella città, che si muove sotterraneo e spunta nei luoghi più impensati.

La mattina del 14 dicembre 2008 in piazza zagata si snoderanno le scie chimiche della memoria.

Siete tutte e tutti invitati alla mostra fotografica per ricordare a tutte e tutti che il giusto posto non si dimentica mai.

>Il GiUStO PosTo NOn sI MoLla MAI!!

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assemblea dell’onda anomala

MARTEDI 04 NOVEMBRE 

Alle 17.00 assembleaGENERALE in vista della mobilitazione del 7 novembre
in concomitanza con le iniziative in tutte le scuole e università
d’Italia. Ritrovo nell’atrio del Polo Zanotto di fronte all’aula T2.
Studentesse e studenti universitari e medi, docenti, genitori.. siete
tutti invitati!

assemblea autoconvocata No Legge133

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NoGelmini/Università di Verona: Calendario

–>AGGIORNAMENTI

Documento dell’Assemblea Studentesca del 23 ottobre 2008

(ricordiamo a tutt@ che Venerdì ore 9.30 PRESIDIO+corteo PRESSO PALAZZO GIULIARI-RETTORATO in Via dell’Artigliere) 

 

 

Ancora una volta (la quarta in una settimana) centinaia di studentesse e studenti dell’Università di Verona si sono riuniti in Assemblea per confrontarsi e discutere sugli ultimi sviluppi relativi alla Legge 133/08.

 

L’Assemblea ha innanzitutto stigmatizzato il comportamento poco corretto del Rettore che di fronte alla banalissima richiesta di una mezza giornata di sospensione della didattica per avere il tempo di organizzare assemblee informative nelle facoltà, risponde convocando in tutta fretta un incontro ufficiale in un giorno, il venerdi, in cui notoriamente molti studenti non sono presenti, senza pubblicizzare minimamente l’evento. Si tratta evidentemente di una farsa.

Non è quello che abbiamo gentilmente chiesto e se il Rettore avesse avuto l’accortezza di ascoltare le nostre ragioni lo saprebbe.

Il punto è che alle studentesse ed agli studenti non interessano conferenze o comizi spacciati come momenti di discussione, ma al contrario, la possibilità di auto-organizzare l’informazione e la discussione riguardo alla riforma nelle diverse facoltà, nelle aule didattiche, tra quelle persone che concretamente vivono i problemi universitari tutti i giorni: studentesse/studenti, docenti, ricercatrici/ricercatori, dottorandi e personale A.T.A.

Le nostre richieste rimangono le stesse: una netta presa di posizione degli organi collegiali dell’ateneo e delle varie facoltà nei confronti della legge 133/08 e una giornata di sospensione della didattica da effettuare entro la prossima settimana per aprire veri momenti di confronto e discussione.

 

L’Assemblea esprime inoltre profonda inquietudine per le parole del Presidente del Consiglio che ha minacciato di inviare le forze dell’ordine a contrastare le legittime manifestazioni studentesche, ed esprime massima solidarietà a quelle studentesse e a quegli studenti e a tutti i cittadini e cittadine che in questi giorni hanno subito una violenta repressione. Siamo vicini al Preside di Scienze Prof. Giacobazzi e a tutti gli operatori della pubblica istruzione che si stanno mobilitando contro un provvedimento che minaccia il futuro della scuola pubblica.

 

Per ribadire tutto questo ci troveremo Venerdi 24 ottobre 2008 alle ore 9.33 davanti all’ingresso di Palazzo Giuliari per poi spostarci successivamente davanti all’ingresso del Polo Zanotto. Saremo in tanti, colorati, assolutamente pacifici ma determinati a far sentire le nostre opinioni.

 

Le nostre iniziative continueranno.

Non pagheremo noi la vostra crisi 

 

Studentesse e Studenti dell’Università

uniti in assemblea

 

 

Anche all’Università di Verona si susseguono le iniziative NoGelmini.
Il presidio permanente, i volantinaggi e le assemblee di questi giorni sfoceranno Venerdì mattina in un presidio davanti al rettorato per chiedere che il senato accademico si pronunci chiaramente contro la legge 133, contro la dismissione dell’università pubblica, e decreti il blocco della didattica.

Tutte le informazioni sul blog del collettivo studentesco: http://studiareconlentezza.noblogs.org

APPUNTAMENTI:

Giovedì 23 ottobre

Ore 15.00 assemblea generale degli studenti nel chiostro di Lettere e Filosofia.

venerdì 24 ottobre|

PRESIDIO PRESSO PALAZZO GIULIARI-RETTORATO
in Via dell’Artigliere (Veronetta)
dalle ore 9.30 in poi in concomitanza del senato accademico:

Blocco della didattica subito!

per informazioni sulla contestazione a livello nazionale:

http://133.anche.no

http://www.uniriot.org 

non pagheremo noi la vostra crisi

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Mercato 26 ottobre


DOMENICA PIAZZA ZAGATA ORE 10.30
Mercato del baratto e dell’usato (porta e scambia ciò che non usi, ma non vuoi buttare…)

Ciclofficina (porta la tua bici malconcia che assieme la si tira a nuovo)
proposte di consumo critico in attesa della presentazione di un
gruppo popolare d’acquisto
degustazione di prodotti del territorio
aperitivo & pranzetto popolare piasarotto
musica e filmati per una sana digestione….
 
foto:
http://www.flickr.com/photos/skizzonauta/sets/72157608386785152/

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foTO torneo ANTIrazzista

Grande successo per la prima edizione del torneo antirazzista
Il Bo.Ve. Scalcia
foto:

http://www.flickr.com/photos/skizzonauta/sets/72157607939677388/ 

 

video c.s.o.a. la chimica

http://www.youtube.com/watch?v=cO8YJNZdWSo 

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IL BoVe TORNA

||-IL BOVE TORNA 
 
A SCALCIARE-||

SABATO 11•OTTOBRE•2008

1° Torneo multietnico di calcio a sette contro il razzismo
a partire dalle ore 14.00
al Campo sportivo Luigi Piccoli Via Caroto (salita per le torricelle lato borgo venezia)

enowine action. musica. dj set. aperitivi. proiezioni. antirazzismo.
dai un calcio al razzismo, scalcia con il Bove.

Bo.Ve. -Comitato di quartiere BOrgo VEnezia- il vero calcio moderno.

per info e iscrizioni: spazientiti@autistici.org 

volantino:

 


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la casa è un Diritto per Tutt@


–>I CRITERI DELL’A.G.E.C.


Negli ultimi anni movimenti e associazioni, cittadini cittadine hanno affrontato dal basso la sempre più drammatica emergenza casa: Abbiamo raccontato la svendita dei patrimonio a.g.e.c. e a.t.e.r. abbiamo denunciato le troppe e intollerabili case sfitte (pubbliche e private), il rischio della speculazione edilizia, prezzi inaccessibili nel mercato privato della casa alle fasce più deboli (migranti, pensionati, precari, studenti…)

Siamo stati al fianco degli sfrattati nei momenti più difficili dove i servizi sociali del comune erano inesistenti e incapaci di trovare soluzioni adeguate.

Oggi raccontiamo un’altra storia di ordinaria tragedia metropolitana, Antonio ha compiuto da poco 50 anni è invalido al 57%, lavoratore in nero, sotto sfratto per finita locazione non per morosità.

Un anno e mezzo fa ha fatto richiesta per un monolocale all’ a.g.e.c., non un regalo ma un servizio di cui ha dato garanzia di poter pagare un canone accettabile (100/ 150 euro mensili)

Gli è stato chiesto di aspettare sino al compimento dei 50 anni, gli è stato chiesto di fornire le garanzie per il pagamento dell’affitto mensile, da mesi possiede e detiene tutti i requisiti, da mesi aspetta una risposta che arriverà.

La risposta arriverà il giorno prima del suo sfratto esecutivo (Il 30 settembre)gli è stato preventivato che la risposta sarà negativa, pur avendo i requisiti, pur essendo in attesa da un anno e mezzo di una possibile soluzione positiva perchè ci sono molte persone che hanno condizioni peggiori della sua e che hanno diritto di precedenza.


Quanti avranno la fortuna in questa sessione di assegnazioni di avere una casa, un tetto, un alloggio?


Qual’è la reale offerta? Chi la garantisce? E con quale trasparenza?


Cosa consigliano di fare le istituzioni alla persona che si trovano negare una casa?


Chi crede veramente che una persona di 50 anni con un lavoro in nero possa accedere al mercato privato della casa?


Suggeriranno la soluzione del famoso "posto letto" al Camploy?


Servizi sociali, a.g.e.c., e assessorati competenti (Bertacco in prima persona aveva preso l’impegno di assicurare una relazione tra comune e ufficiali giudiziari in occasione di sfratti esecutivi) pur conoscendo da mesi la situazione sono rimasti a palazzo a guardare dalla finestra, consegnando la persona a se stessa.


L’ emergenza casa è una realtà sempre più drammatica e attuale nella città, la lotta tra poveri e cittadini veronesi doc/ migranti è uno specchietto per le all’odole utilizzato per spostare il vero problema: lo smantellamento di quella parte di stato sociale che pertiene all’offerta di edilizia pubblica popolare e sociale.


Perché le case ci sono per tutti, ma troppe rimangono sfitte, le pubbliche per far quadrare i conti dell’Agec e dell’Ater, le private per inseguire i facili guadagni dell’imperante speculazione edilizia. Oggi siamo qui perché alle parole seguano i fatti: il blocco immediato dello sfratto e una soluzione abitativa concordata (alloggio Agec) in tempi brevi.

Oggi siamo qui per rivendicare un diritto fondamentale ed inalienabile,un tetto x tutti.

Le politiche sociali sono le vere politiche securitarie!!!


Alcuni abitant* spazientit*

 

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FORNELLI RIBELLI

Riapre la Trattoria Popolare Fornelli Ribelli
Riapre la stagione dei folli…
Venerdì 26 settembre ore 20.45 

Affidatevi alla follia dei folli||al circolo Pink in Via scrimiari 7 Verona

 —>volantino

fornelli ribelli -volantino

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Chi è veramente Casapound

Giovedì 18 verrà presentata e inaugurata la sede locale del movimento

politico “casa pound”,dall’omonima sede di Roma a cui fa capo il

movimento stesso.

Urge innanzitutto un lavoro di conoscenza se non d’inchiesta per fare

luce su quanto si cela dietro l’innocua apparenza di una associazione

culturale affiancata da un accogliente pub.

Non ci dilunghiamo in questa sede. Rimandiamo agli esaurienti siti di

riferimento e alle parole d’ordine del movimento.

Una formazione di dichiarata ispirazione neo fascista ("ci riteniamo

fascisti del terzo millennio") che non disdegna con malcelato orgoglio

ascendenze con il nazionalsocialismo ("…Hitler? Uno statista, un

rivoluzionario").

Certo non deve stupire che nella galassia dell’ultradestra cittadina del

“laboratorio Verona” via sia spazio anche per questa sperimentazione.

Deve piuttosto far ragionare la particolare contingenza storica in cui si

colloca.

L’estrema destra italiana è attraversata da fenomeni e tensioni solo

all’apparenza contrapposti. Il paese assediato da fobie incontrollabili,

paura, emergenza insicurezza, repressione, controllo e dalle conseguenti

pulsioni identitarie, è alla deriva. Fatti come quelli di Milano (il

massacro di un “italiano” di colore a bastonate) rischiano di diventare

banale attualità. Ferisce non l’atrocità del fatto, piuttosto

l’enfasi con cui alcuni ne denunciano la gravità.

 

La reazione di Verona alla gogna mediatica durante il caso Tommasoli ha

fatto scuola.

 

Contesto che ha prodotto imprenditori “politici” che hanno sussulto

ripulito e applicato le proposizioni dell’estrema destra più radicale.

Movimenti come casa pound hanno ottenuto ascolto apprezzamento cittadinanza

talvolta collaborazione.

 

Iannone, leader romano del movimento, ha partecipato alla campagna

elettorale di Alemanno con fiamma tricolore (per poi rompere con quel

partito, non con il nuovo sindaco, ad elezioni avvenute). A Verona

l’ospite d’onore sarà il capogruppo della lista Tosi, il solito

Miglioranzi, e solo le recenti esperienze hanno spinto il sindaco a non

partecipare all’inaugurazione.

Un riconoscimento istituzionale che ha prodotto e produce al contempo un

ritorno di corpose frange alla “vita di strada” alle forme di

associazione spontanea, che si sposta dagli spazi intasati dalla politica

di partito di palazzo, istituzionalizzata, per occuparne di nuovi.

 

Questo il territorio in cui si colloca casa pound.

La storia recente ci insegna cosa può accadere in queste pericolosi

passaggi, quando la strada traduce con il suo linguaggio l’in-cultura

diffusa e la politica dello stato di guerra.

A Roma quest’estate altri due accoltellamenti.

A maggio abbiamo detto di come la tragedia accaduta a Tommasoli avesse

legato le mani temporaneamente agli usuali comportamenti dei neofascisti

nostrani.

L’auspicio è quello di ravvivare la memoria più recente e di vigilare.

Noi certamente lo faremo a partire da venerdì 3 ottobre, in porta leona

 

Scarica il dossier:

 

Casapound_occupazioni_e_fascismo.pdf 

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Torture e pestaggi a Bussolengo

VERONA BUSSOLENGO, UN
INCUBO
 
 
Venerdì 5 settembre 2008, verso a mezzogiorno,
tre famiglie Rom italiane hanno parcheggiato le proprie auto con le roulotte in
un parcheggio comunale di Bussolengo (VR). Le famiglie sono formate da Angelo e
Sonia Campos con i cinque figli minori, il figlio maggiorenne della coppia con
la moglie e due minori e il cognato con moglie e tre minori.
Mentre stavano preparando il pranzo una
pattuglia di Vigili urbani è arrivata e ha intimato alle tre famiglie di
sgomberare. Le famiglie hanno spiegato che avrebbero mangiato e sarebbero subito
ripartite.
Dopo alcuni minuti, intorno alle ore 13.00, è
giunta nel parcheggio  
una pattuglia dei Carabinieri ed è
successo il finimondo. Hanno intimato immediatamente lo sgombero e hanno subito
iniziato a picchiare le persone, minorenni compresi. In quel momento entrava nel
parcheggio Denis Rossetto con moglie e figlio e anche lui è stato immediatamente
coinvolto.
Tutti sono stati portati in caserma e per sei
ore e mezza sono rimasti in balia di una violenza inaudita. In particolare un
figlio di Angelo e Sonia Campos è stato picchiato selvaggiamente, tanto da
fargli perdere tre denti. Ma non è tutto perché qui avviene l’inimmaginabile:
un carabiniere immobilizza il bambino di undici anni e gli immerge ripetutamente
e completamente la testa in un secchio pieno di acqua, mentre un altro
carabiniere divertito filma la scena con il telefonino. Poi un carabiniere si è
denudato e ha invitato sempre il bambino di undici anni ad avere un rapporto
orale
.
Alle 19.30 finisce l’incubo e sono rilasciati
tutti, all’infuori di Angelo e Sonia Campos e Denis Rossetto che vengono
accusati di resistenza a pubblico ufficiale. Sabato mattina c’è stata la prima
udienza e i tre “accusati” avevano difficoltà a camminare per le violenze
ricevute. In queste ore l’associazione Nevo Gipen (Brescia) sta supportando le
famiglie nella presentazione della denuncia.
Noi di  www.sucardrom.eu non abbiamo parole per
commentare quanto raccontato dagli attivisti di Nevo Gipen, speriamo che la
magistratura faccia piena luce su questo episodio gravissimo di chiara matrice
razzista. Invitiamo tutti i lettori a rilanciare la notizia per evitare
insabbiamenti.
 
le testimonianze:
E’ stata presentata denuncia in questura a Verona in serata dovrebbe
essere pubblicata sul sito
 
articoli su Carta:
 
 

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